Perdite negli acquedotti in Sicilia
Il rapporto Istat 2017 sulle risorse idriche dice che ogni italiano consuma in media 245 litri di acqua potabile al giorno e ogni famiglia spende 13 euro per la fornitura d’acqua mensile e 10 euro per l’acqua minerale.
A fronte di questi consumi, gli acquedotti della penisola perdono in rete mediamente il 38,2 %. ma in questo quadro la regione Sicilia registra il primato: il 52% dell’acqua non raggiunge gli utenti finali. A Palermo si registra un picco di 54,6 %: nel capoluogo spariscono ben 50 milioni di metri cubi di “oro blu”. Situazione simile anche a Catania, dove la perdita idrica totale è di circa il 51,6%. E tutto ciò nonostante l’ingresso di nuove società grazie alle liberalizzazioni, che avrebbero dovuto rendere le reti più efficienti ed abbassare i costi, che invece sono aumentati.
Dopo anni di erogazione a singhiozzo in un periodo di siccità e aver minacciato l’erogazione di acqua a giorni alterni, l’acquedotto che porta a Palermo l’acqua da Scillato, interrotto da 5 anni per una frana a Scacciapidocchi e Burgitabus, è stato ripristinato in questi giorni, cioè nel maggio 2017: sono occorsi 5 anni per mettere d’accordo 34 comuni nel fare un lavoro compiuto poi in 3 mesi dove i 500 litri al secondo dell’acquedotto venivano dispersi a mare e la popolazione di Palermo, che ne consuma 2450 al secondo, vive continuamente crisi idriche.
Denunce sono state fatte da acquainsicilia.org forum siciliano dei movimenti per l’acqua e dai media sia locali che nazionali sulle concessioni a privati della gestione degli acquedotti e delle fonti (Nestle’) per l’imbottigliamento delle acque.
Ma come risolvere questo problema? Una soluzione sembra poter arrivare dalla tecnologia: alcuni operatori a livello internazionale stanno sperimentando l’utilizzo del satellite per verificare ed individuare le perdite idriche, proprio come li si utilizzano nello spazio per ricercare la presenza di acqua su altri pianeti. In Italia, il primo a mettere in campo questa tecnologia è Hera, gruppo che si occupa della gestione dell’acqua nelle regioni Emilia Romagna, Marche e triveneto. Grazie a questa innovazione, solo nel 2015 Hera ha identificato e riparato oltre 400 rotture e recuperato un volume di 1.500 milioni di litri d’acqua.
L’utilizzo di una simile tecnologia in Sicilia potrebbe aiutare a ridurre di molto le perdite, garantendo alla popolazione di avere un maggiore accesso all’acqua ed anche tariffe più basse per via dei minori sprechi.
Location
Italy, Sicily, Palermo
Environmental impact
- Land degradation (e.g. drought, soil contamination, erosion and desertification)
- Alteration of landscape aesthetics and built heritage
Ethical/ legal issues
- Life and personal security
- Health and well-being
- A clean and prosperous environment and a safe and pleasant habitat
- Access to public goods/ resources and products
- Personal and social development, economic progress and innovation
- Democratic participation to decision-making on community and national affairs
Information sources & materials
Online books and newspaper, magazine, encyclopedia, or blog articles
www.acquainsicilia.org/category/palermo
http://www.ilsicilia.it/la-sicilia-fa-acqua-da-tutte-le-parti-quel-colabrodo-della-rete-idrica/
www.gds.it/2017/03/22perdite-negli-acquedotti-al-sud-palermo-e-quarta
ilfattoquotidiano.it, 29/12/2016
Contributor(s)
Marco (13), Mussin (13), Luca (13)
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