Sicily, a pearl of the Mediterranean, where bathing in summer 2017 in its beaches will be banned in more than two hundred coastal areas. That’s the decision by decree of the Regional Health Council, which regulates the seaside season, which opening is fixed from April 1st to October 30th. Between the reasons to ban bathing there are pollution, the presence of discharges of ports and the regulation of protected marine areas. The coastal stretches that the health department's decree identifies as polluted are several. Among them, almost six kilometers of coastline of the city of Palermo and three kilometers in that of Catania. The costal kilometers interdicted are eleven because of pollution in the province of Messina, of which the decree indicates several areas in the locality of the city and in the municipalities of Barcelona Pozzo di Gotto, Sant'Agata Militello and Santo Stefano di Camastra. Among the places where the bath is banned or severely regulated, there are also all the areas where there are industrial implants, dumping at sea or other territories where the Harbor Capitals have blocked access. This category includes the industrial areas of Augusta, Priolo and Melilli, the twelve kilometers of coastline in front of Gela, the seven kilometers of coast occupied by Palermo airport and the places affected by purification. Closed also the sea sections near the ports, with a total of twenty-six kilometers in the province of Palermo, nineteen in the province of Messina and almost twelve kilometers respectively in the provinces of Agrigento and Trapani. The ban on bathing is a problem that concerns other regions of Italy, where the necessary measures are not always implemented. According to Il Fatto Quotidiano, only the presence of two bacteria is checked to comply with European legislation (Bathing Water Directive 2006): nevertheless, this excludes the verification of the presence of other chemical substances such as mercury, Iron, manganese, chrome, lead, arsenic, nickel and aluminum. According to Enzo Furnari, responsible for the quality of aquatic environments and bathing waters of the Higher Health Institute, EU normative cannot become and excuse: “Even if the European Directive does not take them into account for the purposes of water classification, this does not mean that local authorities should not monitor them. Community legislation does not cover chemical contaminants but it gives the local authorities the task of protecting public health”. In conclusion, from Sicily to other regions, it need to be done much more to permit bathing in our beaches by protecting the health of our citizens, without wasting a typical heritage of our country and creating an environmental injustice.

Divieto di balneazione: l’Italia ed il caso della Sicilia

Sicilia, perla del mediterraneo, dove nell’estate 2017 fare il bagno nelle sue spiagge sarà vietato in più di duecento aree costiere. Così, per decreto dell’assessorato alla salute della Regione, che regola la stagione balneare la cui apertura è fissata dal primo di aprile al trentuno di ottobre.

 

Tra le ragioni per vietare la balneazione l’inquinamento, la presenza di scarichi o di porti e la regolamentazione di aree marine protette. Diversi i tratti costieri che il decreto del dipartimento della sanità individua come inquinati. Tra questi, quasi sei chilometri di costa della città di Palermo e tre chilometri in quella di Catania. Sono undici, invece, i chilometri interdetti per inquinamento in tutta la provincia di Messina, di cui il decreto indica diverse aree nella zona del capoluogo e nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata Militello e Santo Stefano di Camastra.
Tra i luoghi in cui il bagno è vietato o severamente regolamentato vi sono inoltre tutte le zone in cui vi sono impianti industriali, scarichi in mare o altre zone in cui le Capitanerie di Porto hanno bloccato l’accesso. Rientrano in questa categoria le aree industriali di Augusta, Priolo e Melilli, i dodici chilometri di litorale davanti a Gela, i sette chilometri di costa occupati dall’aeroporto di Palermo e le aree interessate da depuratori. Chiusi, inoltre, i tratti di mare in prossimità dei porti, con un totale di ventisei chilometri in provincia di Palermo, diciannove in provincia di Messina e quasi dodici chilometri rispettivamente nelle province di Agrigento e Trapani.

 

Quello del divieto di balneazione è un problema che riguarda però anche altre zone d’Italia, dove non sempre le dovute misure vengono messe in atto. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, spesso viene verificata solo la presenza di due batteri per attenersi a quanto previsto dalla normativa europea (direttiva del 2006 sulle acque di balneazione): ciononostante, questo esclude la verifica della presenza di altre sostanze chimiche come mercurio, ferro, manganese, cromo, piombo, arsenico, nichel ed alluminio.

 

Secondo Enzo Funari, responsabile per la qualità degli ambienti acquatici e delle acque di balneazione dell’Istituto superiore di sanità, la normativa UE non può però diventare una scusa: “Se anche la direttiva europea al momento non li prende in considerazione per la classificazione delle acque, ciò non toglie che le autorità locali non debbano monitorarle. La normativa comunitaria non contempla i contaminanti chimici, ma dà alle autorità locali il compito di tutelare la salute pubblica”.

 

In conclusione, dalla Sicilia alle altre regioni, molto più bisognerebbe fare per rendere le nostre spiagge balneabili tutelando la salute dei cittadini, per non sprecare un patrimonio tipico del nostro Paese e dare luogo ad un’ingiustizia ambientale.

Location

Italy – Sicily

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Environmental impact

  • Water pollution
  • Biodiversity loss – Ecosystem destruction
  • Depletion of natural resources (fossil and mineral, forest, water, etc)
  • Waste, waste disposal, and toxicants

Ethical/ legal issues

  • Health and well-being
  • A clean and prosperous environment and a safe and pleasant habitat
  • Opportunities to work and leisure
  • Access to public goods/ resources and products
  • Democratic participation to decision-making on community and national affairs

Information sources & materials

Contributor(s)

Fatima, Ashley, Gaia, Noemi (13)

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