Dal 28 luglio 2010, grazie alla risoluzione 24/292 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stato riconosciuto il diritto umano all’acqua e ai servizi igienico-sanitari di base come diritto indipendente e indispensabile alla vita e alla dignità degli individui. Tuttavia, ad oggi questo diritto non è universalmente applicato. Infatti ad ossi sono 4 miliardi le persone che non hanno accesso all’acqua potabile e 3 miliardi quelle che non hanno accesso ai servizi sanitari di base. Con l’avanzamento dei cambiamenti climatici le risorse idriche si stanno drasticamente riducendo e ciò comporta il dislocamento di un numero altissimo di persone, tanto è vero che secondo il report UNDP del 2015, entro il 2025 sono previsti tra i 72 e i 250 milioni di migranti ambientali. Credete ancora che migrazioni e cambiamenti climatici non siano due fenomeni interconnessi?