Scoperto nel 1989, il giacimento petrolifero Tempa Rossa nell’alta valle del Sauro, è oggetto di valutazioni di impatto ambientale per conto di Eni dal 1991. Quest’ultima cede nel 2002 le sue quote sulla coltivazione del giacimento Tempa Rossa alla Total E&P Italia Spa, che, ad oggi detiene il 50% della concessione, in joint venture con Shell Italia E&P(25%) e, con la Mitsui Italia E&P Italia B. La concessione coinvolge i comuni di Corleto Perticara (PZ), Gorgoglione (MT), Guardia Perticara (PZ). Il progetto è considerato una infrastruttura strategica. Si prevede che il giacimento Tampa Rossa a otto pozzi (6 preesistenti e 2 in costruzione) a pieno regime produrrà al giorno 50.000 barili di petrolio, 230.000 metri cubi di metano, oltre a 240 tonnellate di Gpl e 60 di Zolfo. L’Accordo Quadro fra la Total e la Regione Basilicata del 2006 indica impegni e compensazioni alla Regione Basilicata da parte di Total E&P Italia Spa a partire dall’avvio dell’attività estrattiva. Tuttavia, sin dal 2012 la popolazione segnala l’iniziale svendita dei terreni espropriati (20 centesimi di euro al metro quadro) unito a  irrespirabilità dell’aria data dalla combustione dei gas di risulta, rumore per via delle trivellazioni, contaminazione dell’acqua dei propri pozzi a causa delle fuoriuscite di acqua dal cantiere Tempa Rossa,  malattia e morte inusuale di galline e agnelli allevati nei terreni adiacenti gli impianti, nonché percezione di scosse sismiche legate alle esplosioni esplorative effettuate in profondità, che graverebbero su un’area già nota per rischio sismico. Su un sito dedicato la Total pubblica la baseline ambientale relativa ai monitoraggi di atmosfera. In questa sede il gruppo ammette oltre alla potenzialità estrattiva del sottosuolo, anche l’innegabile patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico e turistico nonché la complessità idrogeologica e il rischio sismico lucano, sottolineando come tutto ciò rappresenti la sfida e la ragione dell’accuratezza nell’attività della multinazionale. Total E&P ha annunciato l’avvio della produzione entro il 2017. In risposta, il Comitato sviluppo aree interne lucane ha promesso vigilanza sulla concreta realizzazione delle misure di tutela della sicurezza ambientale e della salute della cittadinanza, sulla salvaguardia delle attività produttive agricole e degli allevamenti. locali per accuse comprese fra corruzione, concussione e turbativa d’asta, oltre al blocco delle attività per un anno dal 2008 al 2009. Una nuova inchiesta ha visto finire sotto indagine nel 2016, 23 persone legate al progetto Tempa Rossa con accuse che vanno dall’associazione a delinquere al traffico di influenze illecite. Nel 2017 per diversi degli stessi indagati l’inchiesta è stata archiviata.

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The black gold of Tampa Rossa